Oscar Niemeyer è stato uno dei protagonisti dell’architettura Brasiliana del secolo scorso, i suoi progetti sensuali ed eleganti sono diventati dei landmark in tutto il mondo e l’ultima delle sue opere è stata realizzata in Italia a Ravello, perla della costiera Amalfitana, dove sorge il nuovo Auditorium.

Ravello è da anni la sede di un importante festival internazionale di musica classica, il festival richiama da anni visitatori internazionali e nel 2000, si è deciso di realizzare un nuovo auditorium adatto alle esigenze della manifestazione che grazie al nuovo auditorium può prolungare le attività musicali e le manifestazioni anche nella stagione invernale.

L’architetto Oscar Niemeyer

Niemeyer si accosta all’architettura in giovane età, figlio di un tipografo e sposato con un immigrata Italiana, si laurea come Ingegnere-Architetto nel 1934, da allora inizia a progettare con l’intenzione di migliorare la qualità architettonica del suo paese, forte idealista, aderisce al partito comunista Brasiliano, militanza che gli procurerà numerosi problemi durante il periodo della dittatura militare brasiliana e lo costringerà ad un lungo esilio in Europa.

Le architetture di Oscar Niemeyer

I progetti di Oscar Niemeyer hanno in comune una poetica formale e una libertà espressiva unica, le forme libere, la linea curva, le geometrie pure lo hanno portato a diventare uno dei maestri dell’architettura mondiale.

Tra le sue opere più importanti ricordiamo il museo d’arte contemporanea di Niterói e la cattedrale di Brasilia, progetti che gli hanno permesso di vincere nel 1988 il celebre Premio Prizker, considerato da tutti il Nobel dell’architettura

auditorium di ravello progetto

Il progetto dell’auditorium di Ravello è l’ultimo realizzato da Niemeyer prima della sua scomparsa nel 2012, la struttura è incastonata tra le colline della costiera amalfitana, di fronte al mare a più di 300 metri di Altezza, in un luogo che gode di un’impareggiabile vista sul mare.

La volontà del progettista è stata sin da subito di mantenere più possibile l’inclinazione del terreno, creando un oggetto da poggiare sul declivio, evitando il più posibile movimenti di terra