Blu è uno street artist italiano affermato a livello nazionale e internazionale che ha realizzato un intervento a Campobasso, nell’area abbandonata del terminal bus, in cui ha rappresentato la trasformazione di un individuo ad un soldato. Il pezzo è stato criticato da molti politici locali e regionali che minacciano di coprire l’opere. Sappiamo che Blu non è nuovo a questo tipo di provocazione, anzi, la maggior parte dei suoi pezzi espongono problemi sociali che spesso risultano scomodi ai politici e ai dirigenti di grandi aziende.

L’opera descrive, in modo semplice ed intuitivo (caratteristica che accomuna molte opere di street art) come lo stato riesce a manipolare la mente dei giovani a proprio favore, riuscendo a creare degli uomini che non pensano ma che agiscono secondo gli ordini dati senza farsi ulteriori domande.

Il pezzo ricopre una vasta superficie e mostra una sorta di catena di montaggio in cui si evidenziano le varie fasi di trasformazione dell’individuo. Dal primo a sinistra, in cui l’uomo è ancora se stesso, fino al settimo uomo, che è il risultato finale ovvero il soldato, notiamo il processo di lavorazione in cui vengono tagliati i capelli, aperto il cranio, svuotato la testa dal cervello ed in fine l’uomo viene fornito di divisa e elmetto. Il tratto di Blu è riconoscibile dal modo grottesco e incisivo con cui rappresenta le figure umane, quasi sempre spersonalizzate e innaturali. Un opera dai forti connotati antimilitaristi e pacifisti che ha infastidito molti politici di stampo nazionalista.

Questo murales nasce grazie ad un festival, Draw the Line, che si terrà dal 15 al’11 settembre a Campobasso. Il festival è dedicato alla street art e al writing ed ha come obbiettivo quello di riqualificare la zona del terminal bus che è stata abbandonata dalle autorità. Per l’occasione, più di 100 artisti si faranno avanti per abbellire, dare una nuova luce e un nuovo significato a questo luogo che rappresenta lo spreco e la malavita che serpeggia nelle istituzioni. Il terminal infatti, non è mai stato utilizzato pur essendo costato molti soldi ai contribuenti.