Artglobe dedica lo spazio di oggi per intervistare Massimo Gurnari, giovane artista milanese classe 1982. Vi abbiamo già segnalato l’ultima esposizione, “I am not my job” in mostra alla Zelle Arte Contemporanea di Palermo, prima personale dell’artista in questa città. Per chi non ha avuto modo di esserci ecco una gallery fotografica della mostra.
Intervista a Massimo Gurnari
Artglobe: “I am not my job” questo è il titolo della mostra, la tua prima personale in questa città, cosa significa “io non sono il mio lavoro”?
Massimo Gurnari: Significa quello che c’è scritto… io non sono il mio lavoro, sono altro. Il lavoro non è altro che il risultato della spremitura della vita quotidiana.
Artglobe: Come nascono le tue opere, e cosa le accomuna nel percorso che hai ricreato in questa mostra?
Massimo Gurnari: Di solito le mie opere nascono abbastanza casualmente… seguono “la giornata”. Per questa mostra invece ho studiato molto ed ho voluto fare un omaggio alla Sicilia tutta, in tutte le sue sfaccettature..
Artglobe: Ho visto la mostra ed ho letto la volontà di fare entrare totalmente lo spettatore nell’atmosfera delle opere, l’ambiente stesso diventa un’opera tramite le decorazioni sui muri, cosa vuoi suscitare nella mente del visitatore?
Massimo Gurnari: Voglio solamente che lo spettatore goda di una cosa che sta vedendo e che provi dal piacere al dissenso. Sopratutto voglio che la gente che viene alle mie mostre prima di varcare la soglia dica: chissà cos’ha fatto Gurnari questa volta?
Artglobe: Cosa significa oggi ricerca artistica?
Massimo Gurnari: Per me fare quello che mi pare e farlo in ogni ambito reputo possa darmi feedback in cambio
Artglobe: Sappiamo che sei stato anche un writer con lo pseudonimo di Micro: cosa ti ha insegnato quest’esperienza, e quanto di street art, c’è nelle tue opere?
Massimo Gurnari: Mi ha insegnato a stare bene con le persone ed essere onesto. Nei miei quadri non c’è niente di street art come peraltro nella maggior parte degli “artisti” che si definiscono tali ora e che sono solo bolle di sapone su cui pecoroni investono i loro soldi.
Artglobe: Quali sono gli artisti che ammiri e che in qualche modo hanno influenzato le tue opere?
Massimo Gurnari: Andy warhol e il modo di vivere pop-ular di K.Haring
Artglobe: Come sta l’arte contemporanea in Italia?
Massimo Gurnari: Una tragedia, spero che il padiglione italia alla biennale di quest’anno salti
Artglobe: Quali sono le tematiche con cui intendi confrontarti in futuro?
Massimo Gurnari: Qualsiasi cosa che riuscirà a continuare a farmi divertire