Quante volte diciamo che ci manca il tempo. Il tempo per prenderci il caffè con un amico, con un collega, addirittura con la mamma. Di corsa si portano i figli a scuola, si realizza una consegna urgente, si prepara la cena. Abbiamo a fatica il tempo di respirare, a goderci delle cose belle che la vita ogni giorno ci propone, ma noi non abbiamo il tempo neanche di accorgercene.

L’essenziale

Di cosa abbiamo assolutamente bisogno per non perdere tempo e riuscire a fare qualcosa che ci appassioni? L’auto, senza dubbio, ci permette di raggiungere i vari luoghi con più facilità, e rapidamente. Grandi, piccole, elettriche, poco importa, l’importante è avere un mezzo che ci porti da una parte all’altra della città e magari un buon navigatore che ci faccia evitare il traffico. Un’altra grande invenzione è il forno a microonde, tantissimi i modelli, qui a prezzi scontati www.migliormicroonde.it per risparmiare il tempo e godersi comunque una cenetta romantica. Almeno per mantenere il proprio matrimonio in piedi, un po’ di tempo bisgona concederselo.

La filosofia orientale

Qui e ora, carpe diem, godi del presente, insomma le parole d’ordine sembrerebbero essere: non impazzire. Fare tutto con più calma, per farlo meglio. Ecco perché le filosofie orientali vanno tanto di moda, con momenti di riflessione, di meditazione, per concedersi una pausa dallo stress quotidiano.

È sicuramente un buon modo per iniziare a prendersi cura di sé stessi e riprendere il contatto con le cose importanti, tralasciando l’effimero e il superfluo. Molte persone si avvicinano così sempre di più a un ritmo di vita meno frenetico, e se ci fai caso si riconoscono: sono le più serene, quelle che camminano tranquillamente e in modo quasi beato. Purtroppo la maggior parte delle persone, invece, rimane ancorato a una routine che non riesce a vivere pienamente.

Il ruolo della tecnologia

È innegabile che la tecnologia abbia giocato un ruolo fondamentale in questo sviluppo di vita più frenetico. La disponibilità di informazioni che abbiamo sempre a portata di mano, anche solo la facilità di sapere con esattezza dove siamo e quanto tempo ci mettiamo ad andare da qualche parte, fa sì che il nostro cervello ci porti sempre costantemente altrove.

Altro che qui e ora, siamo sempre proiettati verso il futuro per fare qualcosa, senza godere di quello che stiamo facendo adesso. Un circolo vizioso da cui facciamo fatica a distaccarci, non riusciamo neanche più ad annoiarci: lo smartphone sempre in mano sembra debba riempire i vuoti, quelli che non amiamo più. Nessuna conversazione con il signore seduto accanto sull’autobus che, forse beato lui, lo smartphone non ce l’ha o non ha mai voluto imparare ad usarlo. Lui ancora guarda fuori dal finestrino e vede la bellezza della città sotto la pioggia.

I bambini non si annoiano

Ne parlano spesso gli spicologi infantili, i bambini non hanno più il tempo di annoiarsi. E questo, a lungo andare, porta un danno irreparabile: non sfruttano più la capacità di creare con l’immaginazione. Li portiamo a fare tre sport a settimana, che magari uno male non fa, ma poi esageriamo, l’importante è tenerli lontano e fuori di casa. Anche loro vivono costantemente di fretta tra scuola, compiti e attività extra scolastiche. Poi ci si lamenta se sono iper attivi e li dobbiamo riempire di gocce per farli dormire. Sono solo piccoli adulti già scaraventati nel mondo veloce di cartoni animati che durano dieci minuti e video su internet che li intrattengono nei loro pochi momenti liberi.

La fretta è una brutta consigliera, dicevano le nostre nonne. Forse è proprio questo il motivo per cui il mondo non è poi diventato quello che loro sognavano, anzi. Lo stiamo distruggendo a una velocità che sembra raddoppiare sempre di più, e dovremmo davvero imparare dalle filosofie orientali ed aspettare: se non agiamo almeno non si fanno danni, e ricominciare da questa idea potrebbe essere già una soluzione saggia.